Essere o non essere.

mercoledì 29 febbraio 2012

Oggi ho preso mezzo ansiolitico, ho bevuto tre bicchieri di vino.

Mia madre è in crisi da una decina di giorni e io ho pensato seriamente per la prima volta di farla finita. Questa potrebbe, perché no?! essere "la crisi", quella che non passa più. Come faccio a saperlo? Se così fosse potrei non averne la forza. Potrei non volere, semplicemente, essere la sua infermiera, la sua vittima. Né sopportare in silenzio, né prendermi la responsabilità di un TSO, né niente di niente. Potrei semplicemente essermi rotta il cazzo di questa vita che va sempre più di merda e non avere più voglia di reagire, di affrontare, di prendermi la responsabilità, di prendermi cura, di sperare, di pregare. Potrei semplicemente non averne più voglia, e disinteressarmi di quello che verrà dopo, perché tanto saranno gli altri a doverlo affrontare.
Non oggi, questo no. Non so perché, forse mancanza di coraggio, forse ancora un briciolo di speranza. Ma domani, dopodomani...cosa me lo impedirebbe?
L'importante è non avvisare nessuno infondo.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Ehi come stai?

Denise ha detto...

essere o non essere.....che brutto capirne il senso.....mia madre è scizzofrenica, con lei le cose cambiano da un minuto all' altro, immutabile rimane solo la sensazione di essere in ostaggio...Ma anch' io sono ancora qui, anche oggi, perchè in fondo ancora un po' ci dobbiamo sperare che ne valga la pena!

Anonimo ha detto...

http://youtu.be/7jQLecrthX4 :)

Fibi ha detto...

Ciao, ho trovato questo blog per caso vagando in cerca della soluzione definitiva al bipolarismo. Come se esistesse... La speranza rimane nonostante tutto.
Sono figlia di una bipolare e rivedo me stessa nella tue parole.
So quello che stai passando, la lotta che affronti ogni giorno, le sofferenze, la vergogna, la rabbia e la tristezza. Mi piacerebbe rimanere in contatto. Spero comunque che adesso le cose vadano meglio. Se ti va ci sentiamo tramite mail, continuo comunque a seguire il blog.

Anonimo ha detto...

Io vi capisco, miamadre nn fa altro che distrugere la mia vita riempiendimi di insulti e coprendomincon il senso di colpa di cio che va storto è causato da me, lavoriamo insieme e nn potete capire le situazioni che crea, mettendo me in difficolta quando infondo l unica che ci perde è solo lei.
Non ce soluzione...è cosi da 40anni...e io non potro mai cambiarla.
Che sofferenza

Anonimo ha detto...

Problema grossissimo, da sola non ce la fai!
Io ho avuto una madre ciclotimica e forse bipolare (non ha mai voluto curarsi seriamente). Beh, l'infanzia e l'adolescenza non sono state un granché - giusto l'infanzia me l'ha salvata mio padre e mia nonna ma dopo...
Una soluzione: emigrare all'estero dove ci sono strutture adatte o dove puoi guadagnare abbastanza da metterla in un istituto - non puoi curarla tu, non serve starle vicino. E lo sai.
Auguri

Anonimo ha detto...

Mia madre si e' suicidata...era bipolare

Anonimo ha detto...

Anche la mia ha smesso di respirare...volontariamente, ma in molti giustificano il suo gesto con la malattia. Io penso alla sua lucidita' e non riesco a perdonare..

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti, ho 15 e mia mamma è bipolare, leggendo i post degli altri mi sono accorta che mia mamma non è se cosi si puo dire al livello di bipolarismo di altri, cioè lei non mi farebbe mai del male..ci sono periodi momenti che si vede che non sta proprio bene ma per fortuna anche grazie all iuto di mio padre che è sempre presente..nonstante tutto è una buona madre.. Ma non capisco esistono diversi tipi di bipolarismo? qui leggo che chi è bipolare peggiora con il tempo..cioe mia madre starà sempre peggio o rimarrà cosi e basta?

Amunia ha detto...

Ciao. La risposta a entrambe le tue domande è sì.
Esistono tre tipi di bipolarismo riconosciuti, e comunque la malattia varia da persona a persona anche con tratti molto diversi, come anche diversa può essere la gravità del disturbo. E' importante che non trascuriate la malattia di tua madre e che venga seguita da un bravo psicoterapeuta e che segua anche una terapia farmacologica. Se avete fortuna siete ancora in tempo per regolarizzare il disturbo senza che sfoci mai nella fase maniacale o in quella depressiva profonda.
Quando arrivano a quel punto diventa molto più difficile curarli, e loro NON vogliono farsi curare.

Unknown ha detto...

MIA madre è bipolare leggo solo ora questo blog sono davvero disperata siamo a 50 km di distanza eppure mi manda messaggi allucinanti mentre lavoro e mi fa stare malissimo, le cure non le fa. La solitudine peggiora le cose, e quando andiamo alle visite per l'accompagnamento ..davanti alla commissione si veste di tutto punto si fa i capelli e lucidamente nega il problema. Ha ottantanni, ne dimostra 20 di meno e cosi è tutto piu' difficile.

Anonimo ha detto...

Buonasera a tutti,
Presento la mia storia
La mia famiglia,mio padre bipolare mia madre ha sempre cercato di nascondere ciò e il suo senso di colpa per aver scelto una persona che a lei sembrava solo un artista.A 16 anni ho iniziato a bere,cosi come si beve nell'adolescenza, senza sapere e avere la consapevolezza di questo problema in casa,vedevo mio padre come una persona stravagante con i suoi difetti,momenti di rabbia,di mania,e di depressione,ma associavo tutto ciò a una cosa più o meno normale,sapevo già che nella vita non si può avere tutto.E cosi mi ubriacavo e bevevo di più dei miei amici.Poi arriva una delusione d'amore,un distaccamento totale dei miei amici nei miei confronti dopo un viaggio a Londra,il sequestro del motorino e infine la separazione in casa dei miei genitori,il tutto nel giro di 2 anni.Non ho avuto il giusto tempo per digerire il tutto,ma,vado avanti,mi iscrivo all'Università, scelgo scienze della formazione anche se volevo fare teatro.Dopo 3 mesi di studi in un altra città mio padre va via di casa dopo aver dato un ceffone a mia madre e da li non lo vedro per parecchi mesi,non so darvi una tempistica precisa.Sapevo già che aveva un'altra donna ma questa è stata una comprensione tardiva.All'Università nuova vita nuove persone ma io continuo a bere e m'innamoro della cannabis,amore mai terminato,adesso ne ho 31.Tutti i miei amici,quelli che piu mi conoscono,hanno sempre sostenuto che sono una brava persona aggiungendo bizzarra e strana.Mi laureo torno a casa da mia madre per questioni più che altro economiche.Inizio a lavorare come educatore a domicilio con ragazzi con varie patologie,dall'iperatività a casi psichiatrici toccando anche l'autismo e problematiche relative a problemi familiari di vario genere.Dopo 3 anni e mezzo decido di smettere a malincuore ma non riuscivo ad avere l'energia e la capacita di prendermi cura dell'altro.C'era un problema in me,la bipolarità iniziava a farsi strada,da allora non ho avuto più una ragazza,ho iniziato ad andare a pagamento.Adesso ho smesso questa pratica che ha la nomenca di "lavoro più vecchio del mondo",ho deciso di non avere nessun rapporto con l'altro sesso almeno per un po,sono andato via dalla casa in cui abitavo con mia madre,stesso stabile ma appartamenti separati. Adesso sono all'estero,ho smesso anche di fumare spinelli e di bere ma dei primi ne sento ancora una forte mancanza.Fumo perché ne ho il bisogno,mi stabilizza l'umore e i stati d'ansia,se sono depresso mi aiuta a conviverci per quel periodo in cui essa è in azione.Detto questo scopro che la cannabis,la marijuana può essere usata come farmaco per disturbi bipolari.
Faccio 1+1 sono bipolare anche io.Ho svolto molti altri lavori oltre a quello di educatore,ho svolto la mansione di muratore,falegname,commesso,trasportatore di merci,meccanico di attrezzature agricole,lavori in campagna, cameriere insomma se devo lavorare lavoro,anche se gli orari e le tabelle di marcia non sono congeniali ai miei ritmi.In più ho ereditato da mio padre la passione per l'arte non la sua in particolare ma la musica,da autodidatta ho raggiunto dei discreti livelli.A livello sociale sono educato,a volte sono esuberante,altre volte schivo e per i cazzi miei,difficilmente mi arrabbio.Se mi arrabbio fumo,mi calma.Ora lavoro in campagna nel campo della viticoltura e sogno un giorno di avere un mio pezzettino di terra e fare del buon vino.Mi chiedo se questo sogno è solo una mania di voler raggiungere qualcosa oppure quello per cui sono tagliato e mi da soddisfazione.
Concludo affermando che non ho diagnosi di psichiatri,che fumare marijuana mi fa star meglio,e che avendo lavorato con soggetti psichiatrici psicotici so ahimè incassellarmi in questo problema.Buona fortuna a tutti
Non mollate,c'è sempre una porta e una chiave per aprirla e se una volta che siete entrati quello che vi sembrava non è,ce ne sarà un'altra che vi appaghera'

Unknown ha detto...

Anche mio marito