Il destino c'ha messo lo zampino!

mercoledì 28 aprile 2010

Torno dopo tanto tanto tempo, e mi dispiace, ma quando le cose vanno decentemente tendo a non pensare alla malattia di mia madre, e a trascurare anche questo spazio.

(scusate, ma ho cancellato un pò di cose personali)

Comunicazione di servizio: Fabio ha aperto un canale mIrc in modo da poter parlare in tempo reale con chi ha i nostri problemi, con figli di bipolari, vi do le coordinate.
Copio e incollo parte della sua mail:
Mi prendo l'impegno di essere in canale dalle 21.00 alle 21.30 (essendo solo inizialmente) ogni giorno da oggi ...
Vi do le coordinate del canale:

server: irc.azzurra.org oppure caltanet.azzurra.org (generalmente porta 6667);
nome canale: #BipolarDisorder
Il mio nick è h4nnib4l

Nel caso non conosciate il funzionamento di IRC vi do un modo più semplice per potervi accedere:
1) Scrivere nella barra di stato del browserhttp://www.azzurra.org/chat/ e premere invio;
2) In channel scrivere: BipolarDisorder e premere invio;
3) Sotto la scritta "
Welcome to the Mibbit widget chat client.Choose a nickname" inserite il vostro nickname: es. Pincopallino premete invio.
4) Siete in chan :)

11 commenti:

Iperico Articolato ha detto...

Sono veramente contento per te, Amunia!!!!

ps. se sei d'accordo, metterei un trafiletto più visibile possibile nella sidebar del blog che citi il neo-canale irc....

Electric Ladyland ha detto...

Ciao Amunia, leggerti oggi mi fa uno strano effetto... l'immagine dello scoglio... le tempeste, la violenza, le nostre famiglie disastrate, il nostro io alla deriva... Sono felice di sapere che non sei sola davanti a questo inferno... sono felice di aver trovato te, Iperico e Fabio... E' dura, davvero dura. Ma ci sei, ci sono, ci siamo.

Un abbraccio.

Amunia ha detto...

certo, Iperico, c'è bisogno di chiedere? :)

Anonimo ha detto...

Ciao ragazzi se posso vorrei dirvi una cosa: per voi c'è una strada, una via d'uscita e dovete intraprenderla con tutte le vostre forze, anche riccorrendo a TSO e scatti d'ira e rabbia incontrollata, fatelo fatelo cmq vi aiuterà ad avere una vita quasi "normale"...la strada è ACCETTARE le cure farmacologiche da parte del paziente e accettare in primis la malattia e quindi il fatto di prendere i farmaci...se volete che il vostro genitore debba stare bene allora dovete fargli prendere le medicine, gli stabilizzanti dell'umore, gli ansiolitici e i tranquillanti e quando vi aggredisce dategli i tranquillanti anche per via endovena ecc. chiedete aiuto ai medici di zona al CSM al reparto di psichiatria più vicino...vostra madre o padre deve accetare le cure altrimenti non sarete mai felici e il vostro caro continuerà a soffrire (loro nel profondo sanno di essere malati e vorrebbero essere curati ma non l'accettano) e ancor più la parte sana tenderà a scomparire e la malattia a cronicizzarsi nella sua acuità. Se siete soli chiedete aiuto ci sarà qualcuno che potrà aiutarvi, sicuramente anche l'asl e i servizi sociali le associazioni o quant'altro, uno zio, un cugino... Vi dico mia madre agli esordi della sua malattia, quando non voleva prendere i farmaci, nelle fasi maniacali si è buttata dal balcone di casa, ha aggredito con un coltello mio padre (mica solo una volta!!!), mio nonno, ci maltrattava e se ne scappava, aveva continuamente deliri e allucinazioni, e noi eravamo dei bimbi e vivevamo nell'inferno...quando stava ricoverata e non si curava se ne scappava di notte ecc. ma noi sempre abbiamo insistito con i farmaci dicendole che se nn l'avesse presi nn sarebbe tornata a casa, e non poteva stare con noi figli, i medici insistevano dicendo che se si fosse curata serebbe tornata ad una vita normale e così è stato! Ci sono voluti anni ma l'ha capito...perchè poi quando torna a stare bene si rende conto che è grazie ai farmaci!!!! importante è insistere sulla malattia e sulla sua accettazione solo quando accetteranno di essere MALATI accetteranno di curarsiiiii con i farmaci! la psicoterapia è un supporto che non deve mancare invece a voi figli, è importantissimo quello che noi viviamo per via della malattia dobbiamo affrontarlo terapeuticamente! e soprattutto ricordatevi una cosa: il malato bipolare non deve mai prendere il sopravvento maiii il controllo dovete averlo voi e cmq chi gli sta vicino mai il bipolare perchè quando c'è il sintomo bisogna fargli capire che è malata e deve curarsi così il sintomo va via!!!! é difficile ma è una strada percorribile l'unica a mio parere che porta a risultati positivi...noi figli siamo vittime e dobbiamo essere sostenuti terapeuticamente per tantissimi motivi!!! io sono una psicologa in formazione figlia di una mamma bipolare...le lacrime e la sofferenza non servono a nulla perchè la malattia non andrà via da sola senza i farmaci...eppure con i farmaci ci saranno cmq dei periodi per così dire "STRANI" ma ci sarà sempre la copertura minima farmacologica. ci vuole un bravo psichiatra per il nostro caro e un buon psicologo per noi figli perchè altrimenti il rischio di sviluppare per noi un disagio psichico sarà altissimo!
Spero di esservi stata utile!
un abbraccio

Electric Ladyland ha detto...

Grazie di cuore per la tua testimonianza! Durante l'ultima crisi maniacale di mia madre ho agito proprio in questo senso e dopo il tso e un lungo lavoro mio per farle accettare la malattia, ora pare stabile... e grazie ai farmaci ha ripreso una vita più o meno regolare... Nel mio blog ho raccontato un po' della mia storia, mi farebbe davvero piacere condividerla anche con te:
http://miamadrebipolare.blogspot.com

Un abbraccio!

Anonimo ha detto...

Ciao ragazzi,
ho scoperto da poco questo blog e devo dire che mi è servito molto a capire varie cose e soprattutto a non sentirmi sola.
Sono chiara, ho 27, quasi 28 anni, ho 2 sorelle, sara, con sindrome di down che tra poco compita' 19 anni e giulia, 15 anni, mio padre ha 55 anni ed è un gran uomo, mia madre invece ha 52 anni, lei è affetta da depressione bipolare.
Devo dire che da quando mia sorella sara è nata (1992), mia madre ha iniziato il suo calvario di depressione, ma fino al 2005 è sempre stata la classica depressione con i suoi alti e i suoi bassi, ne è sempre “uscita” da sola, con il ns. aiuto e con l’aiuto una sola volta di una psicologo senza mai prendere farmaci, ance se una volta glieli hanno prescritti e lei non li ha presi, li rifiuta!
Nel 2005 c’è stato il primo episodio maniacale della malattia, è durato poco tempo, poi tutto è tornato come prima, e noi da poveri ignoranti quasi non ce ne siamo accorti, perché non conoscevamo questo tipo di malattia, non ci abbiamo dato peso.
Nel 2007 si è presentato il secondo episodio maniacale che è durato circa 2 mesi, e anche questa volta non c’è stato intervento di medici e medicine, in quanto non si voleva far aiutare, abbiamo semplicemente aspettato che passasse, cercando di starle vicino il più possibile.
Nel 2009 ecco arrivare il terzo episodio, questa volta dura quasi 3 mesi, decide di sua spontanea volontà di andare da una psicologa, lo vuole fare da sola e non ci coinvolge, piano piano migliora e anche questa volta è passato.
Vi chiedo di non giudicarmi, in tutte queste 3 volte che si sono presentati questi episodi, noi come famiglia non abbiamo saputo dare il giusto peso e la giusta importanza a ciò che le stava accadendo, non eravamo a conoscenza di questa malattia, nessuno mai ce ne aveva parlato.
Un altro fattore che ci ha depistato è stato il fatto che sia nel 2007 che nel 2009 mi madre si era invaghita di un ragazzo e noi davamo colpa del suo essere “farfallona”, sicura di se, iperattiva ecc… a questo fatto, solo oggi a distanza di anni mi rendo conto che non era così.
Nel 2009 per la prima volta se ne è andata via di casa x una settimana, senza dire dov’è stata a tutt’oggi io non so dove lei a passato questi 7 gg
Sono molto arrabbiata con me stessa per questo, per non aver dato il giusto peso alle cose, per non aver capito la gravità di quello che stava succedendo.
Da maggio 2011 ecco che tutto torna come prima, ma questa volta non voglio fare come le altre volte, non voglio “girarmi dall’altra parte”
Dal 2009 al 2011 ho scoperto questa malattia, grazie ad una amica, il cui padre ne è affetto, quando me ne ha parlato ho rivisto gli atteggiamenti di mia madre in lui.
...continua...

Anonimo ha detto...

Mia madre in questo periodo si sente forte, invincibile, sicura di se, orgogliosa, iperattiva, la ns. Famiglia ha problemi economici, lei non da peso a questo e spende a spande soldi come se fossero caramelle, sono riuscita a toglierle la carta di credito, ma non è servito a molto in quanto se ha bisogno di soldi si reca in banca e li preleva, ha ridotto casa come uno schifo, è creativa in questo momento, e ha deciso di imbrattare tutte le porte di casa, è cattiva e si rivolge sempre in malo modo verso mia sorella più piccola, mentre x fortuna con sara si comporta quasi normalmente, e per questo di grazie, altrimenti la cosa sarebbe molto più complicata e difficile di quanto già non lo sia…
Io e mio padre, ai suoi occhi, siamo i cattivi, siamo quelli che le vogliono male, quelli che non la capiscono, quelli depressi che non si sanno divertire e godere la vita…
Da circa 2 gg ha iniziato a vomitare, vomita varie volte durante il giorno, prettamente la mattina e la sera…
Ora si è messa in testa, siccome non lavora, che lei vuole la sua indipendenza economica e quindi noi dobbiamo pagarla, dobbiamo pagare il lavoro che lei fa in casa (cucinare, lavare, stirare, ecc…), mio padre si è rifiutato assolutamente e le ha semplicemente detto che lei non si dovrà più occupare di nulla in casa e che penseremo a tutto noi…
Martedì scorso ha preso mia sorella sara e se l’è portata via, dicendo che se ne andava vai x qualche gioro e che si portava dietro sara così ci toglieva il “peso”, per fortuna questa volta è andata a casa di sua madre, mia nonna…
Lei è convinta che per noi sara è un peso, ma non è affatto così, credo anche che abbia cercato di mettercela contro questa volta, ma per fortuna non c’è riuscita…
Sara non sa della vera situazione di mia madre, le ho spiegato che in questo periodo non sta molto bene, anche lei se ne è accorta, ma non ho potuto dirle la verità non avrebbe mai capito…
Mia madre è rientrata a casa domenica sera perchè sara lunedì doveva riprendere scuola, lei non è rimasta a dormire a casa, è andata a dormire sul nostro camper che è parcheggiato sotto casa ed ora tutte le sere va a dormire li, non dorme a casa perché dice che lei non vuole dormire nel letto con mio padre…
Mi sono recata dal suo medico curante, che poi è anche il mio, e gli ho spiegato la situazione, mi ha prescritto un appuntamento con un neurologo, sono andata a prendere appuntamento all’ospedale e me lo hanno fissato per lunedì 17 ottobre, mia madre di questo non sa nulla, non gliene ho ancora parlato, nello stato in cui è adesso la prenderebbe come un ulteriore male nei suoi confronti, mio padre dice che non riusciremo a convincerla a venire, io non so come fare per portarla, so solo che in un modo o nell’altro ci deve assolutamente andare, perché deve farsi curare, perché così non possiamo andare avanti, la ns. Famiglia sta andando a rotoli e lei non se ne accorge…
Lei non si rende conto di quello che, per colpa dei suoi atteggiamenti, causa…
Ho 2 sorelle indifese davanti a lei, devo prendermi cura di loro, devo proteggerle, io sono grande, ho le spalle più grosse delle loro per sopportare, loro non possono e non riescono…
Vi chiedo un consiglio, un aiuto, voi ci siete passati prima di me, come avete fatto a convincere vs. Madre vs. Padre a farsi aiutare?
A quell’appuntamento lei ci deve andare, a costo di caricarmela in macchina e portarcela di forza!!!
Vi ringrazio anticipatamente…

Electric Ladyland ha detto...

Ciao Chiara,

ho appena letto il tuo commento e devo dirti che, purtroppo, almeno nel caso di mia madre, durante la fase maniacale della malattia è stato sempre praticamente impossibile convincerla o anche solo accennare all'argomento cure, non lo accettava nel modo più assoluto e, anzi, il farlo mi metteva automaticamente nella posizione di nemica con anche rischi concreti, vivendo sotto lo stesso tetto al tempo...

Purtroppo l'unica via che allo stato attuale abbiamo a disposizione quando un paziente rifiuta le cure e non si reca personalmente da uno psichiatra è il tso, il trattamento sanitario obbligatorio. E' uno strumento tremendo per chi lo subisce e per i suoi familiari, ma ahimé ad oggi l'unico che rimane quando la persona a causa del suo male non si rende conto di aver bisogno di cure psichiatriche.

Lo stato maniacale, come tu giustamente sottolinei, dà alla persona che lo vive energie inimmaginabili e uno stato di euforia e di invincibilità tali - causati dallo squilibrio chimico che avviene all'interno del cervello - che non crederà mai a familiari e amici che invece sottolineano l'urgenza di cure mediche. Questo è il grande dramma di chi convive con un genitore/familiare che soffre di questa patologia.

Dopo il tso, che però non è semplice ottenere perché il paziente deve mettere in atto comportamenti che possano mettere in pericolo se stesso o gli altri perché il medico del 118 si prenda la responsabilità di disporlo, la persona entra nel circuito delle cure e da lì è molto importante che venga aiutato a diventare consapevole della sua malattia affinché si responsabilizzi e capisca che con le cure adeguate può tornare a una vita più serena per sé e per i propri cari.
Sul mio blog ho inserito il link a un manuale gratuito online dedicato a pazienti e familiari. Spero possa esserti utile.

Un caro abbraccio. Ti sono vicina.

Anonimo ha detto...

Ciao Electric Ladyland,
grazie per il tuo commento e per i consigli...
Ho letto e visitato il tuo blog giusto ieri...
il problema è che mia madre per il momento non ha comportamenti pericolosi nei suoi confronti e neppure verso di noi, l'unica cosa che fa è sminuirci e insultarci a parole.
Con quello che mi hai scritto tu deduco che se non eccede in una crisi molto forte è al quanto inutile chiamare il 118...
io mi dico, siamo nel 2011 è possibile che non ci sia un aiuto per queste situazioni da parte dei medici? lo trovo davvero assurdo, soprattutto per il fatto che non è un caso al mondo ma siamo in tanti purtroppo a trovarci in questa situazione...
non so davvero come fare e dove sbattere la testa...
mia sorella più piccola è da giugno che soffre di crisi d'ansia, è stata anche ricoverata in ospedale per una settimana, e tutto questo è dovuto dal comportamento di mia madre, ora ha ripreso la scuola, spero che "svagandosi" la mattina a scuola riesca a sopportare meglio il tempo che trascorre con mia madre a casa nel pomeriggio...
Questa cosa mi affligge, mi logora dentro, devo assolutamente trovare una soluzione, questa situazione deve alleviarsi in qualche modo...

un abbraccio anche a te!!!! GRAZIE!

Electric Ladyland ha detto...

Concordo con te... purtroppo poi tutto dipende anche dai medici che si incontrano, a volte, come nel mio caso l'anno scorso, si ha la fortuna di trovare qualcuno che, dopo infinite tribolazioni, ci dà ascolto e interviene, ma non è affatto facile e prima di ottenere aiuto si vive in un vero inferno. Speriamo che le nostre voci vengano ascoltate. Non è possibile andare avanti così.

A presto e, se vuoi, fammi sapere come va.

Stefania.

chia83 ha detto...

Ho chiamato il medico di base, stasera vado li da lui e vedo se mi può aiutare, se mi indirizza sulla giusta strada...

Sono ancora fiduciosa, le speranze non le ho affatto perse...

faccio parte anche del tuo gruppo su facebook...

grazie mille!!!

Chiara