Fine anno

mercoledì 30 dicembre 2009

E' il mio primo post, dopo che Amunia ha aperto il blog a chi abbia voglia di collaborare a questo spazio.

Tra Natale e capodanno oramai, a me capita di sentirmi peggio perchè so che dovrei far sentir meglio mia madre, come se il resto dell' anno non ne avesse bisogno.
L' ansia di questo periodo si alimenta dell' aspettativa che forse lei ha verso di me (o che io penso lei abbia), che io ho verso di lei ("speriamo che l hanno nuovo porti buone nuove...") .
Cerco di dire basta, l ' aspettativa cerco di averla nei miei confronti, pesa ugualmente ma mi da la sensazione di essere un po meno in balia degli eventi, di dover (poter) fare qualcosa per me. In questo periodo per mia madre è depressione, per me dubbi su quanto durerà, quanto tempo di calma avrò ancora prima che si faccia vedere la bestia nera, la fase maniacale. Perché sì, sarò cattivo, ma per me la calma è legata alla depressione di mia madre, per chi non lo è? Quando lei "si sentirà bene", allora saranno guai. E quest'altalena continua, cronica e infinita di sentimenti non lega molto bene col cambio di data, col cambio di anno. Se ne frega. Ha i suoi tempi incalcolabili, mi lascia precario. Se ogni anno fosse migliore di quello prima, bhè dovrei vivere in un paradiso...
Non sono cattivo. Questi pensieri mi permettono di ossigenare il cervello, è la mia reazione, la mia rivoluzione allo stato in cui vivo, che mi sembra eternamente immutabile, per me e per mia madre. Rileggerò questo post fra qualche mese, quando tutto sarà nero, e saranno tante belle parole, ma ciò nonostante, mi ricorderò che a volte reagisco.