Bim-bum-bipolar!

sabato 30 maggio 2009

Ubriaca vedo mia madre cercare di asciugarsi sull'asciugamano della cucina.

Che le cade.
Una, due, tre volte.
Alla fine devo girare la testa per non ridere, riprendo la bottiglia di spumante e riempio il mio bicchiere di plastica (che non fa rumore quando lo poso sul tavolo). E bevo. Ancora un bicchiere.
Ancora un bicchiere per cercare di sopportare meglio tutta la sofferenza che mia madre, ogni volta, mi versa addosso come olio caldo. 
Io? Bipolare? Può essere. Forse è per questo che scrivo così bene, anche sotto alcool (non io sotto alcool...vabbè, ci siamo capiti). Ma potrei tenere il problema sotto controllo...se solo...se solo riuscissi a costruirmi una vita felice.
Mia madre non era così fino ad un paio di anni fa, ma bipolari ci si nasce, mica ci si diventa...e allora è un problema che può rimanere sopito ed esprimersi solo nelle cose belle, se si sta bene. No?
No?
Non lo so. Mi gira la testa e vorrei che tutto nella mia vita andasse a posto. Che il mio compagno volesse ancora la mia felicità. E non so che fare con questa storia.

9 commenti:

Iperico Articolato ha detto...

Si, si nasce, non si diventa bipolari...
E il nostro vantaggio, ripsetto ai nostri genitori, è che abbiamo ben chiari sintomi ed evoluzioni di questi ultimi. Insomma credo che se fossimo bipolari a nostra volta (i tuoi dubbi mi vengono spesso) penso che abbiamo una coscienza del problema molto utile per tenere la nostra vita sotto controllo.
Ma come dici bene, possiamo tenerla sotto controllo solo se riusciamo ad averene una...
Ti sei laureata, e ti assicuro che è un bel pezzo di strada verso la TUA vita, insisti ad avere la tua felicità come obiettivo. A volte penso che quando mia madre non mi vede mai felice, lei peggiora, nei suoi pensieri e nella sua malattia. Non la sento come colpa certo, ma devo sentirlo come sprono a pensare anche a me stesso. ciao

Iperico Articolato ha detto...

Come va Amunia? Per me momento di calma post-ricovero di mia madre, finchè la costanza di curarsi avrà la meglio quantomeno...

Amunia ha detto...

Sono stanca, molto stanca. Cerco in ogni modo di evitare l'insorgere di una nuova crisi, ma mi sembra sempre si essere sull'orlo del baratro. So che non c'è modo di evitarla, prima o poi arriverà. Vivo tutto con una certa rassegnazione.
Spero che la costanza di curarsi di tua madre duri per sempre, te lo auguro davvero, con tutto il cuore.

Iperico Articolato ha detto...

No, so purtroppo bene che non c'è nulla "per sempre", in questa malattia. Quando va bene ammetto che ci spero, ma rimane la spia accessa, allerta.
Perlando d'altro , perchè serve, come va il tuo post-laurea? E' importante trovare appigli fuori dalla famiglia, per noi. Prendi in considerazione un aiuto di tipo psicologico, a me sembra stia aiutando, anche se è facile dirlo in periodo "calmo". Sappi che, anche se a volte ti senti uno straccio, sei una persona che vale molto, pensa a quello che stai facendo e ciò nonostante sei in piedi. Devi ricordartelo spesso. Ogni tanto te lo ricorderò. ciao

Anonimo ha detto...

Ciao! Anche io sono figlia di una donna affetta da disturbo bipolare. Volevo darti un consiglio che sento dal profondo del cuore, ricordandoti che questo disturbo NON è ereditario, ma è soggetto a "familiarità". So che è tremendamente difficile evitare di entrare in empatia con la propria madre, primo specchio e figura costante della propria femminilità, ma ne va della tua salute mentale, parlo per esperienza personale perchè anche io soffro costantemente di crisi d'ansia e attacchi di panico (anche notturni), nonchè di una dermatite seborroica di natura psicosomatica che non c'è modo di curare. Prima soffrivo di reflusso gastroesofageo, sempre di natura nervosa, che sono riuscita a curare solo con una terapia a base di Sulamid e Lexotan, ma la cura migliore e la più difficile è cercare di accettare la situazione. Purtroppo è un processo molto più delicato e subdolo di quel che può sembrare che devi iniziare a tenere sotto controllo sin da ora che sei costretta a subire tutti i giorni in casa questa situazione, perchè se non inizi adesso vedrai che sarà sempre più difficile, anche quando vivrai da sola. Tu sei una persona distinta da tua madre e la maniera migliore per aiutarla a guarire è di cercare di superare l'ansia che ti affligge e pensare a te stessa e al tuo futuro: soffrire, concentrandoti sui disturbi di tua mamma, non servirà a niente, se non ad aumentare le probabilità di farti ammalare a tua volta! Te lo dice una ragazza, siciliana come te, nella tua stessa situazione!
Ricordati che non sei sola!
Un abbraccio.

Amunia ha detto...

Dopo anni, sto attraversando una delle crisi di mia madre senza l'appoggio (puramente psicologico) del mio compagno, perchè tra noi due è finita. E' strano perchè sono più sola, ancora più sola, ma stranamente mi sembra di non avere niente da perdere...

Anonimo ha detto...

ciao, ho apena scoperto qsta sorte di blog è ne sono molto felice ... mia mamma non è bipolare ma scizofrenica. mio padre non lo vedo piu da 6 anni (i miei si sono divorziati)quindi mi ritrovo a vivere il peso di questa situazione da sola...a volte penso di non voler piu andare avanti ma poi i ripeto che la vita è un dono e che x qst devoPS: ho 17 anni... scusate il mio sfogo

Anonimo ha detto...

Tesoro, la tua giovane età ancora non ti permette tante cose. Ti auguro di trovare un lavoro, una casa e uscire da quella di tua madre il prima possibile, ovviamente quando sarai maggiorenne.

Unknown ha detto...

perche non ci sono post recenti? è sempre attivo questo blog?