Bim-bum-bipolar!

sabato 30 maggio 2009

Ubriaca vedo mia madre cercare di asciugarsi sull'asciugamano della cucina.

Che le cade.
Una, due, tre volte.
Alla fine devo girare la testa per non ridere, riprendo la bottiglia di spumante e riempio il mio bicchiere di plastica (che non fa rumore quando lo poso sul tavolo). E bevo. Ancora un bicchiere.
Ancora un bicchiere per cercare di sopportare meglio tutta la sofferenza che mia madre, ogni volta, mi versa addosso come olio caldo. 
Io? Bipolare? Può essere. Forse è per questo che scrivo così bene, anche sotto alcool (non io sotto alcool...vabbè, ci siamo capiti). Ma potrei tenere il problema sotto controllo...se solo...se solo riuscissi a costruirmi una vita felice.
Mia madre non era così fino ad un paio di anni fa, ma bipolari ci si nasce, mica ci si diventa...e allora è un problema che può rimanere sopito ed esprimersi solo nelle cose belle, se si sta bene. No?
No?
Non lo so. Mi gira la testa e vorrei che tutto nella mia vita andasse a posto. Che il mio compagno volesse ancora la mia felicità. E non so che fare con questa storia.

Altra fase maniacale.

giovedì 14 maggio 2009

Adesso però è diverso. Me la sono vissuta dal di fuori, sia perchè per la maggior parte del tempo non c'ero, sia forse proprio per via della laurea presa: ho meno scheletri nell'armadio.

La paura, certo, c'è sempre. Lo schifo pure. L'ansia, il timore per chi invece era rimasto a casa, che succedesse la solita cosa irreparabile che temo ogni volta.
Ma dentro di me sono riuscita a vivermela in maniera diversa, sono riuscita anche a non pensarci, per delle ore, quesi sicuramente grazie alla distanza.
Mi piacerebbe che tutti i tasselli andassero a posto, e che questo servisse a far star bene mia madre, ma sono quasi sicura che anche se tutto si sistemasse, non ci fossero più ansie per il futuro, le crisi maniacali continuerebbero, perchè c'è il passato, sempre presente e che non si riesce a cacciare via, che ormai ha fatto troppo danno ed è irreparabile. Il passato a cui mia madre è così morbosamente attaccata e a cui si aggrappa per dare sfogo a tutto quello che ha di marcio dentro.
Non voglio che dentro di me marcisca niente.
Ma mi sento talmente dura e tradita a volte...