Corsi e ricorsi.

domenica 30 novembre 2008

Eccola la crisi, quella vera, è tornata.

E' tornata e quasi mi ero dimenticata quanto fosse pesante la crisi maniacale in piena regola. Sono stata malissimo ma anche questa volta sono rimasta, ho assistito a tutto, mi sono terrorizzata, ho pianto, ho vomitato, ho perso tre chili in una settimana, ho passato notti insonni.
Ed ora eccomi qui, con la tesi ancora da finire, tanti impegni rimandati, e le crisi d'ansia frequenti, frequentissime.
Anche questa volta ero sola. Ho scoperto meglio di prima che non posso contare sull'aiuto di nessuno, tantomeno su quello di mia sorella, perchè non regge, non per cattiveria, ma non ce la fa, e preferisce fuggire. Sono stata arrabbiata, per un po', per questa cosa, ma ora è passata. Resto molto triste comunque, perchè speravo che non fosse vero.

Io mi ritrovo con un sacco di problemi, adesso che la crisi è praticamente passata, e ho paura di non riuscire a rispettare impegni vitali che mi ero presa, forse non è stato saggio decidere di laurearmi in primavera sapendo che avrei dovuto consegnare la tesi a fine gennaio e che le feste natalizie portano sempre grosse crisi. Vorrei darmi all'alcool, vorrei fumare come una ciminiera, vorrei dormire e dormire, vorrei piangere, spaccare tutto, ma non posso crollare, non ora. Ogni giorno perso allontana la mia possibilità di laurearmi. Non posso perdere questo treno.
Quindi sarò roccia, per non soccombere. Devo resistere almeno fino alla laurea, poi il crollo, che potrebbe anche non esserci, se ci sarà potrò accettarlo.

Non ora. Non ora. Non ancora.

ps: grazie a tutti voi che mi scrivete e scrivete su questo blog, non che mal comune mezzo gaudio, ma è confortante sapere di non essere un caso unico. Vi abbraccio forte.