Primo post, primo passo. Mi presento.

domenica 6 gennaio 2008

La mia idea è di creare uno scambio di informazioni, una rete di consulenza che abbia poco di clinico.
Gli psicoterapeuti sanno bene da qualche anno di cosa si parla quando si parla di disturbo bipolare, sanno (forse) cosa aspettarsi, come curare (o come tentare di curare) il disturbo.
E’ da quando a mia madre è venutoil sospetto di essere bipolare che giro per il web per capire di cosa si tratta. E’ passato circa un anno, mia madre da allora ha avuto due crisi maniacali, e nel mezzo si curava un po’ come le parva più giusto, stava quasi bene comunque. L’ultima è passata appena due giorni fa e siamo ancora tutti molto provati, lei compresa.
Io qui non vorrei parlare, dicevo, del disturbo bipolare, voglio che si parli di noi figli, di quello che proviamo, di quello che cerchiamo di fare, di quello che temiamo, della nostra paura di diventare bipolari a nostra volta, perché tutti badano al malato, ma a chi gli vive accanto nessuno si rivolge.
Io ho 26 anni, vivo in un piccolo paese in sud Italia, e preferisco mantenere l'anonimato. Mi chiamerò Amunia Bastarda, che mi suona come una pianta medicinale, e mi piace.
Sto finendo l’università e lavoro in un negozio. Ho una sorella, un padre obbittivamente debole interiormente sul quale si riversa quasi tutta la rabbia di mia madre (bipolare) quando è nelle fasi maniacali. Mia madre mi ha dato tutto quello che una figlia può desiderare, è stata la mia migliore amica, anche se è sempre stata piuttosto severa e ogni tanto qualche schiaffone volata anche quando ero piccola. Ma era il suo modo di educare, non aveva nulla di patologico. Mia madre aveva grandi sogni, tutti infranti. Io le voglio bene, nonostante tutto, sto male a vederla in quelle condizioni quando è in fase maniacale, e finisco per pensare cose orribili, finisco per pensare che vorrei morisse, finisco per pensare che potrebbe uccidere, uccidersi. Finisco in un vortice di emozioni terrificanti, paure, panico, angoscia. Non c’è modo di fermarla, non c’è cura che tenga, non c’è un ragionamento che vada bene. Non è più lei, anche se lei dice che è questa quella vera. Ma io non voglio crederci. Non voglio rassegnarmi a crederci. Non voglio rassegnarmi al fatto che per tutta la vita sarà così. Anche perché la mia, di vita, si va lentamente spezzando.

6 commenti:

Oen ha detto...

a chi lo dici... mio padre ha stati maniacali di 2 anni circa.. la famiglia si lacera tutte le volte x poi ricostruirsi alla fine quando lui e tornato in depressione.. x la prima volta stiamo tentando di curarlo adesso che è tornato in fase maniacale ma è già una settimana che pare senza risultati.. sono veramente a terra!!! capisco cosa significhi perfettamente quando dici che non c'è un ragionamento che vada bene non è possibile farlo ragionare non è possibile fermarlo xke noi siamo tutti idioti che gli mettiamo i bastoni in mezzo alle ruote, canta tutto il giorno, ascolta la radio ad alto volume di notte, fa tutte le sue cazzate che reputa importanti quando di importanza non ne hanno, ci sminuisce a tutti e lui si sente come dio.. se succedesse una cosa del genere a me è non fosse controllabile preferirei che mi facciano fuori!! scusa per lo sfogo ma ne ho un dannato bisogno!!

Amunia ha detto...

Oen, mi dispiace molto per la tua situazione e ti capisco assolutamente. Anche mia madre ha di questi comportamenti, e quel che più mi preoccupa è che non vuole curarsi e non so se con il tempo andranno aumentando o diminuendo. Non interrompete la cura a tuo padre, magari cambiatela, in accordo con il suo analista, ma è importante che stia prendendo le medicine: se riuscirà ad accettare di prenderle per tutta la vita avrete risolto gran parte del problema, probabilmente queste medicine hanno bisogno di tempo per agire, soprattutto durante la fase maniacale.
Se succederà una cosa del genere a te, non farti fuori, capiscilo e curati.

ps: il tuo commento arriva in un periodo in cui pensavo di cancellare questo blog, e mi spinge a cambiare idea. Questo blog serve proprio per chi ha bisogno di sfogarsi, anche se io non pubblico spesso post.

Anonimo ha detto...

sono ormai quasi 30anni che io e mio padre combattiamo le tremende crisi maniacali e depressive di mia mamma le piu' brutte sono le fasi maniacali.chissa' quante volte ha praticamente distrutto la sua casa,quante urla verso il mio povero papa',quante volte il 118 giu'al palazzo,poi i carabinieri,le denunce che lei fa di presunti maltrattamenti,a casa sua praticamente non c'e' piu' niente,tutto distrutto o volato via dal 7mo piano...non lo so come siamo sopravvissuti a tutto questo,pochi ti credono nessuno ti capisce...quanti vicini ridono e sparlano l'anno scorso si e' messa nuda nelle scale quante volte e' scomparsa per giorni a vagabondare sulle panchine o sui treni oggi e natale anche questo logicamente rovinato mia mamma e' di nuovo in fase maniacale e' iniziata da pochi giorni rifiuta le medicine ha ripreso a vagabondare per ore eppure egoisticamente io penso a papa'... una vita infelice spesa solo per una moglie che sa solo odiarlo...come e' invecchiato non ha diritto di stare male con i suoi acciacchi,ho paura che morira' presto senza un giorno di felicita',e' felice solo quando sta con me e i miei figli...sono stanca ho 35 anni ma ormai non so piu' da quanto non ho piu' una mamma,come mi e' mancata nei momenti di bisogno solo papa' mi sa capire senza che io parli,lei anche nei brevi periodi di normalita' e' solo presa a litigare con chi puo'e a inventarsi mille mali tremendi papa' spende tutta la pensione per curare mali inesistenti e mio fratello da 3 anni ci ha cancellato dalla sua vita con le sue bimbe xche' lui e la sua fantastica moglie dicono che mia mamma non e' malata e' solo malvagia e cattiva e che io e mio padre siamo dalla sua parte.quando finira' tutto questo,a volte vorrrei che DIO la chiamasse per dare un po' di pace sopratt.al mio povero papa',poi mi odio per questi pensieri ma la nostre 3 vite sono ormai spezzate

Electric Ladyland ha detto...

Proprio ieri ho creato il mio blog, incentrato sullo stesso problema... E oggi trovo te... La situazione che descrivi sembra esattamente la mia... Anche io ho scelto l'anonimato a causa dello stigma che tuttora circonda il disturbo bipolare. Spero che insieme ci si possa fare coraggio. Anche perché soltanto noi che ci siamo passate e ancora ci stiamo passando possiamo davvero capire...

kikky2004 ha detto...

Cara Amunia,
leggendo il tuo post, mi sono specchiata. Mi sono specchiata come se non ci fosse immagine più limpida di quello che hai scritto, per vedere la situazione come la sento io. uguale identica. Non possiamo avere una colpa tanto grande da dover sopportare tuto questo. Anche la mia di vita si va lentamente spezzando. Mi sono laureata un anno e mezzo fa, e lavoricchio, ma non così tanto da avere una vita mia...
e lei era la mia migliore amica, il mio mondo. quello che oggi non c'è più ed è stato sostituito da una donna fredda e lugubre...che ovviamente ce l'ha con tutti e crede di stare bene solo ora dopo 24 anni di cure e depressioni..... e io sono talmente stanca...ora sto provando a ignorarla. provo anche questa. e vediamo cosa succederà....ti abbraccio <3

Anonimo ha detto...

Ho trovato per caso questo blog . Io ho una sorella che e' affetta da disturbo bipolare da 30 anni e sfortunatamente anche la figlia di vent'anni ne e' affetta! Volevo solo dirvi che so capisco tutti e vi abbraccio con tutta la mia forza! Ci vuole pazienza, conoscenza e distacco. Senza sensi di colpa! E' una malattia grave , con l'aiuto dei medici, la giusta dose di litio . Un'adeguata terapia psicologica si possono ridurre i danni nei malati. La mia esperienza e' che non e' peggiorata mia sorella ma piano piano quando ha accettato di essere Bipolare tutto e' diventato piu' semplice. Soprattutto quando nella fase maniacale iniziale noi le facciamo notare che sta male e sta per entrare nella fase acuta e grazie al dialogo e la fiducia creata negli ultimi 10 anni. E' stesso lei che spontaneamente chiede di essere ricoverata. Senza dover ricorrere al tso come e' accaduto in passato per ben 6 volte per proteggerle la vita! Per qualsiasi cosa chiedete un saluto affettuoso. ��